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La mortalità italiana nell'anno 2005


A luglio 2006 l’Istat ha reso noto il Bilancio Demografico 2005 relativo alla popolazione italiana e realizzato sulla base delle indagini effettuate presso gli Uffici di Anagrafe. Come ogni anno, elaborando i dati forniti da Istat, l’Ufficio Statistiche di Feniof ha predisposto una tabella per regione e per provincia che riassume i dati di maggiore interesse per le imprese funebri. Diversamente da quanto pubblicato nei mesi precedenti, i dati riportati nelle tabelle sottostanti sono da intendersi come consolidati.

Tale elaborazione, letta insieme ai dati pubblicati gli scorsi anni e, più recentemente, sul numero di giugno 2006 de l’Informatore, consente di monitorare anno per anno i principali indici demografici della popolazione italiana e fornisce alle imprese operanti nel nostro settore interessanti informazioni ed utili elementi di valutazione.



Secondo quanto comunicato da Istat, la popolazione residente è costituita dalle persone, di cittadinanza italiana e straniera, aventi dimora abituale nel territorio nazionale anche se temporaneamente assenti. Secondo quanto disposto dalla Legge 1228/1954 (articolo 2) ogni persona avente dimora abituale in Italia deve iscriversi nell’anagrafe del comune nel quale ha posto la sua dimora abituale. In seguito ad ogni Censimento della popolazione viene così determinata la popolazione legale. A tale popolazione vanno poi sommati i movimenti anagrafici dei periodi successivi, calcolati con riferimento alla fine di ciascun anno solare ottenendo così i dati relativi alla popolazione residente in ciascun comune al 31 di dicembre di ogni anno.

Vengono riportati i numeri di nati da residenti nel comune, indipendentemente dal luogo in cui sia avvenuta la nascita (in Italia, nello stesso o in altro comune, o all’estero). Sono quindi esclusi i nati in Italia da genitori non residenti. I nati fanno riferimento alla data di registrazione dell’atto in anagrafe e non alla data di nascita effettiva.

Viene riportato il numero dei morti relativi alla popolazione residente indipendentemente dal luogo in cui si sia verificato l’evento (in Italia, nello stesso o in altro comune, o all’estero). Sono quindi esclusi i morti in Italia non residenti. I morti fanno riferimento alla data di registrazione dell’atto in anagrafe e non alla data effettiva di morte.

In conclusione il saldo naturale è la differenza tra il numero dei nati in Italia o all’estero da persone residenti ed il numero dei morti, in Italia o all’estero, ma residenti in Italia.