Il
16 settembre di quest’anno sarà per me una giornata più particolare
delle altre per due motivi. Uno perché compirò 34 anni (lo so, nell’Informatore
di Aprile il buon Sig. Samoggia mi aveva presentato come trentenne
nel gentile tentativo di togliermi qualche anno, ma la carta d’identità
non mente), l’altro perché saranno esattamente sei mesi che lavorerò
per la FENIOF, il che, nel suo piccolo, rappresenta un traguardo
che mi consente di poter effettuare alcune considerazioni ed esternarne
le risultanze.
In
questi mesi ho avuto il piacere di colloquiare telefonicamente con
tanti associati su tutte le materie trattate dalla FENIOF e l’opportunità
di associare i visi alle voci in occasione delle numerose assemblee/convegni
territoriali tenuti dalla Federazione in varie parti d’Italia.
Come
correttamente descritto nel “Il tema” del Sig. Samoggia sull’Informatore
n.4, le mie pregresse esperienze professionali, pur avendomi fornito
alcune competenze spendibili nel ruolo che mi sto accingendo a ricoprire,
lamentano una “ignoranza” del settore che, se da un lato aiuta ad
approciarsi alle situazioni con mente aperta e priva di inibizioni
di sorta, dall’altra parte non mi hanno aiutato ad essere pienamente
operativo e di concreto supporto alla Federazione fin dal primo
momento come avrei desiderato.
I
primi mesi in FENIOF mi hanno dunque impegnato in una “full immersion”
nella normativa di settore spaziando dal CCNL alla Privacy, dall’RPM
nazionale ai regolamenti regionali, dalla 626/94 alla redazione
di articoli per l’Informatore, l’InformaSoci e ISOL, dalle prime
risposte fornite agli associati al disbrigo delle pratiche relative
al progetto di previdenza funeraria Programma Domani, e così via
in una varietà di attività e argomenti che difficilmente avrei potuto
immaginare da esterno alla Federazione.
Sin
dal primo giorno ho avuto modo di osservare la giornata tipo del
mio predecessore nel ruolo di Segretario, il Sig. Samoggia, ascoltando
le telefonate con gli associati, analizzandone le problematiche,
studiandone le soluzioni. Ho via via appreso il significato della
funzione del Segretario di una grande federazione quale la Feniof
, arrivando a sera a chiudere l’ufficio e rincasare ogni giorno
con umori differenti, a volte intimorito a causa della consapevolezza
di dover sviluppare una vasta varietà di competenze in tempi brevi,
e a volte rasserenato e incentivato dalle piccole soddisfazioni
quotidiane derivanti dal complimento gentile di qualche associato
felice del lavoro svolto o per l’informazione ricevuta.
Sin
dal primo giorno ho tentato di operare con l’intento – spero riuscito-
di evadere nel minor tempo possibile le richieste degli associati
e devo riconoscere che ultimamente l’impegno profuso da parte della
segreteria è stato sicuramente apprezzato. Non che prima ciò non
avvenisse (ho consultato i protocolli pregressi e i tempi di risposta
mi sono parsi corretti) ma sicuramente, dividendosi gli impegni
e il lavoro con il Sig. Samoggia oggi la Federazione può vantare
una notevole celerità nell’evadere le richieste, forte ovviamente
non della sola segreteria ma anche del disponibile e competente
direttivo, dei numerosi uffici decentrati e della fornitissima banca
dati/documenti presente in sede centrale che permette, tramite un
continuo aggiornamento, di essere in grado di inviare (agli associati
in regola con le quote associative) tutta la documentazione che
si dovesse rendere necessaria.
Sono
stati sicuramente mesi intensi con giornate trascorse senza prestare
attenzione all’orologio, caratterizzati da trasferte sicuramente
stancanti ma anche portatrici di motivazione, nonché di convegni
e assemblee che mi hanno permesso di conoscere persone straordinarie
e collaborative.
Ho
avuto modo di entrare nelle diverse problematiche, spesso anche
molto personali, di diversi associati, di frequentare importanti
tavoli di lavoro conoscendo persone impegnate in ruoli che diversamente
non avrei mai nemmeno pensato di poter conoscere, ricevendo altresì
una attenzione e una disponibilità insperata. Ho capito che FENIOF
è una federazione che gode di una considerazione incontestabile,
dovuta ad anni di impegno di persone che, come sono chiamato a fare
io ora, hanno fatto sì che FENIOF divenisse quello che è, ovvero
LA federazione di categoria degli impresari di onoranze funebri,
unica concreta referente per gli operatori del comparto.
Il
mio progressivo avvicendamento nella carica di Segretario, sfruttando
al massimo il tempo di coesistenza in ufficio con il Sig. Samoggia,
mi sta profondamente gratificando e, contestualmente, appassionando
ad una materia che – sono onesto- mai avrei pensato di dover trattare
e che risulta estremamente interessante.
Il
mio aver deciso di mettermi in discussione dopo anni di soddisfacente
collaborazione con strutture pubbliche regionali in altri ambiti
professionali, si sta rivelando una scelta corretta che non rinnego
ma che intendo onorare con crescente impegno e disponibilità affinché
il mio subentro nel ruolo di segretario nazionale al Sig. Samoggia
avvenga nella maniera più proficua possibile.
Sono
parole che mi impegno a far sì che divengano fatti.
E
a tal proposito la mia faccia è proprio qui davanti a Voi.
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