Si
ricomincia con rinnovato entusiasmo dopo una pausa legata
a quel processo di trasformazione di cui avete avuto notizia
nelle pagine precedenti e che ci rende particolarmente ottimisti
per il futuro.
Credo
però sia opportuno ripercorrere molto velocemente
quanto è stato fatto lo scorso anno. Se non altro
perché il 2005 è stato importante per aver
visto approvate norme regionali innovative che, al di là
della loro perfezionabilità, hanno comunque il merito
di avere avviato quel processo di professionalizzazione
e di riconoscimento dellattività che era necessario
ed auspicato da tempo. Lanno scorso, inoltre, sono
stati avviati i corsi di formazione con grande soddisfazione
di Feniof per il fatto di essere riuscita a far sì
che, al di là del mero pezzo di carta
a testimonianza della frequenza, le ore di lezione siano
state di reale crescita professionale. I tangibili segnali
di gradimento dei nostri partecipanti, soci e non, ci hanno
gratificati e motivati a proseguire su questa strada.
Per
quanto concerne una parte dellattività della
nostra Segreteria, mi sembra doveroso citare i molti interventi
messi in atto contro quei Comuni che, fino a ieri, avevano
ancora vigenti le privative sui trasporti o appalti similari.
Tanti sono stati gli interventi volti a risolvere i problemi
connessi alle affissioni e, ben più importante, ad
evitare laffidamento di camere mortuarie ed obitori
ad imprese funebri. Inoltre sono stati ripresi i contatti
con lAgenzia delle Entrate per quanto riguarda gli
Studi di Settore, apportando al sistema importanti modifiche
che verranno recepite dal prossimo anno e che contribuiranno
al perfezionamento dello stesso.
Il
2005 è stato un anno faticoso anche per quanto concerne
il rinnovo del Contratto Collettivo di Lavoro che, dopo
molti incontri tenutisi a Bologna e Roma, ha visto nella
notte tra il 14 ed il 15 luglio 2005 la firma dellipotesi
di accordo tra Feniof, Confcommercio e le rappresentanze
sindacali di Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti. Il 21 febbraio
2006 le parti sopra indicate hanno siglato laccordo
definitivo per il CCNL che i nostri associati in regola
con il pagamento delle quote Feniof 2006 potranno presto
scaricare direttamente dal sito della Federazione (una volta
concluso il lavoro di impaginazione). La Feniof, nel 2005,
è stata altresì impegnata in diverse fiere,
anche internazionali, con propri funzionari e con stand
volti ad informare e a fornire competenti consulenza ed
assistenza.
Sulla
scorta di quanto fatto da Lombardia ed Emilia Romagna in
materia di normative regionali in ambito funerario, nonché
di formazione professionale, molte altre regioni italiane
si stanno attivando per varare leggi e regolamenti; la nostra
presenza ai tavoli istituzionali è stata ed è
fondamentale per evitare lapprovazione di leggi non
omogenee o in contrasto tra regione e regione, con evidenti
problemi per le imprese funebri. Per scongiurare tali rischi
avevamo auspicato che il testo del disegno di legge nazionale
di riforma del settore funerario (S3310) potesse finalmente
terminare il proprio iter dapprovazione e divenire
a tutti gli effetti Legge di Stato.
La
discussione finale del testo è stata più volte
inserita nellordine del giorno dei lavori dellAssemblea
di gennaio e febbraio, riuscendo però ad essere parzialmente
analizzata solo in data 25 gennaio 2006. Da allora il Senato,
pur prevedendone la discussione nellordine del giorno,
non ha più toccato largomento e le diverse
inversioni intervenute nel calendario dei lavori hanno avuto
il deludente risultato di non riuscire a concludere liter
di approvazione di un testo che, di fatto, necessitava di
un ultimo, banale, momento di analisi. Rammentiamo infatti
che Camera e Senato si erano già espresse positivamente
in precedenza, più precisamente il 19 luglio 2005,
data nella quale la XII Commissione Permanente del Senato
approvò il testo del ddl che era stato precedentemente
varato dalla Camera dei Deputati in data 22 febbraio 2005.
Che
dire? Evidentemente anche i recenti episodi di cronaca che
hanno evidenziato lesistenza di operatori pronti a
tutto pur di accaparrarsi un funerale (larresto dei
quattro soci dellimpresa funebre di Arezzo che procacciava
illegalmente funerali) non hanno convinto a sufficienza
i nostri politici sullimportanza di approvare una
legge che sancisse chiaramente lillegittimità
di certi comportamenti. Il testo di riforma avrebbe rappresentato
un importante passo verso la qualificazione del nostro comparto,
intento che Feniof ha sempre auspicato ed appoggiato, fornendo
alle Istituzioni competenti il proprio supporto consulenziale
e collaborativo.
Daltronde
la necessità di una legge quadro nazionale che aggiornasse
quanto previsto dal noto DPR 285/90 Regolamento di
Polizia Mortuaria era da tempo evidente e prime ad
accorgersi di ciò sono state alcune regioni che,
con Lombardia ed Emilia Romagna in testa, sulla scorta dellautonomia
legislativa concessa loro dalla devolution,
avevano da tempo emanato proprie leggi e regolamenti. Altre
regioni, pur interessate ad intraprendere un iter analogo,
hanno invece preferito attendere i dettami forniti dalla
normativa nazionale. Ora che il ddl S3310 non ha terminato
il proprio iter, assisteremo senzaltro ad un rallentamento
sul fronte dell emanazione di normative regionali
in materia funeraria. La legge quadro nazionale avrebbe
infatti avuto una funzione di faro agevolando
la definizione di articolati e di norme omogenee tra regione
e regione. Invece, in assenza di una legge nazionale aggiornata,
saremo esposti al notevole rischio di trovare norme molto
difformi anche tra regioni limitrofe, con infiniti problemi
per gli impresari funebri impegnati ad operare al di fuori
del proprio territorio.
Ovviamente
le valenze della legge nazionale non erano certo riconducibili
solo a questo. Larticolato normativo, facendo proprie
le norme di principio desunte dalla giurisprudenza pregressa
in materia di libera concorrenza e di mercato nonché
di salvaguardia dei dolenti, avrebbe introdotto articoli
che proclamavano lillegittimità della presenza
delle imprese negli ospedali (punendo con sanzioni pecuniarie
i trasgressori e prevedendo, nei casi più gravi e
reiterati, la revoca dellautorizzazione allattività
funebre) e lincompatibilità tra chi gestisce
i servizi mortuari/obitoriali e chi esercita lattività
funebre (evitando così gravi turbative di mercato).
Il testo introduceva anche interessanti novità sia
sul fronte delloperatività che delle pratiche
funerarie concesse (affidamento delle ceneri e dispersione,
nonché processi quali la tanatoprassi e la figura
del tanatoprattore) e, non ultime, lesistenza di strutture
quali le sale del commiato ed i cimiteri per gli animali
daffezione. Fra tutte queste novità veniva
anche introdotta la definizione di attività funebre,
definizione che, da sola, avrebbe garantito un importante
passo avanti per la qualificazione del nostro comparto.
Feniof
ha svolto un lungo e faticoso lavoro per far sì che
il testo del ddl nazionale venisse approvato, arrivando
talmente vicino al traguardo da far risultare ancor più
svilente e deludente questo mancato successo che, però,
ci motiva a riprendere con ulteriore tenacia e con determinazione
questa battaglia, cercando di comprendere se ci siano contesti,
anche politici, avversi ad una volontà di qualificazione
del comparto.
Per
rispondere a queste domande e, soprattutto, per evitare
che, in un altro frangente ed in unaltra ora, possa
ripetersi la distruzione delle nostre e Vostre speranze
di assurgere ad una regolamentazione di comparto tutelante
limprenditoria funeraria sana, vi invito
a sostenere, come è sempre accaduto in passato, il
nostro lavoro ed il nostro impegno, versando la quota associativa
Feniof 2006 che ci consentirà di proseguire i nostri
programmi.
In
considerazione del fatto che era da cinque anni che, pur
subentrando lEuro alla Lira, gli importi delle quote
associative non venivano variati, con lanno 2006 abbiamo
dovuto procedere ad un modesto aumento di queste ultime.
Si tratta di un aumento molto modesto, volutamente calmierato,
che confidiamo i nostri associati vorranno comprendere dimostrando
così apprezzamento per il lavoro svolto.
Vi
ringrazio personalmente a nome della Feniof tutta e, anche
se in ritardo a causa della tardiva stampa di questo numero
de lInformatore, vi auguro un anno proficuo e pieno
di soddisfazioni.