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STORIA DEL TRASPORTO FUNEBRE




Il tram funebre


l trasporto funebre in città non sempre è stato effettuato con carri a cavalli o, dopo l’avvento del motore, con automezzi. Con una certa frequenza, in occasione della ricorrenza dei Defunti, alcuni quotidiani milanesi presentano il servizio mortuario a mezzo tram, che fu in funzione nei primi vent’anni del secolo scorso, enfatizzandolo come eccezionale e l’unico al mondo. Il che non è vero. Sembrerà strano, ma l’utilizzo del tram funerario era meno eccezionale di quanto si possa credere: infatti era attuato in diversi continenti e le nostre ricerche lo dimostrano con assoluta evidenza.




Negli ultimi anni del 1800, e sino ai primi decenni del ‘900, in alcune città nel mondo si attuava il servizio funebre utilizzando speciali carrozze che percorrevano le normali linee dei tram urbani sino ai cimiteri. Questa tipologia di trasporto era in essere a Milano, Parigi e Vienna in l’Europa, ad Atlanta, Detroit, Los Angeles, Manchester, New Jersey, Pittsburg, Richmond, San Francisco, Saint Louis e Salt Lake City nel Nord America, a Newcastle in Australia, a Città del Messico, e addirittura a Salvador di Baia in Brasile. Purtroppo, malgrado accurate e ripetute ricerche, non siamo riusciti a reperire il materiale relativo ad Atlanta (sappiamo solo che la vettura si chiamava “Aesequiam” e che circolava nel 1906), al New Jersey (dove la vettura era indicata come “Calvario”) e a Saint Louis. Dall’esame delle fotografi e d’epoca si nota che la salma, una sola, era quasi sempre sistemata in uno speciale “bagagliaio” accessibile dall’esterno e che poteva essere situato sia sotto il pianale che ad una estremità della vettura. Solo la vettura usata a Vienna era di tipo completamente diverso, in quanto poteva trasportare sino a 10 salme.

Il feretro veniva inserito in una apertura posta vicino al frontale. La sistemazione prevedeva i familiari con la bara sul davanti, amici e conoscenti nella parte posteriore della vettura.

Ognuno dei grandi cimiteri aveva predisposto un binario di raccordo con la normale linea per ricevere il convoglio. Il servizio fu in funzione dal 1901 al 1917. La compagnia Los Angeles Railway utilizzò il tram funebre dal 1909 sino al 1924, anni di strade sterrate e di carri funebri a cavalli, per offrire un più dignitoso trasporto verso la destinazione fi nale. Al prezzo di 25 dollari(circa 18 euro), il mezzo poteva essere noleggiato per il trasporto funebre verso uno dei diversi cimiteri cittadini che si trovavano sul percorso.



Le due antine poste sotto le fi nestre ovali sulla fi ancata della vettura consentivano il caricamento del feretro. Arrivati al cimitero, la bara veniva poi trasbordata su uno speciale carro con ruote gommate e spinta sino alla sepoltura. La vettura, dipinta esteriormente in grigio chiaro, aveva l’interno diviso in due parti: la “chapel area”, dove veniva deposta la bara, e il compartimento per familiari e amici. Questo aveva poltroncine in vimini per i parenti stretti poste immediatamente dietro alla “chapel area” e altre più comuni, in gomma rivestita, per gli altri partecipanti. La prima vettura fu costruita nel 1909 e chiamata “Carro funebre Paraiso” (Paradiso in lingua spagnola). Due anni dopo essa fu adibita al servizio tradizionale per l’arrivo di un nuovo, più grande tram funebre chiamato “Descanso” (in spagnolo Riposo). Nel 1921, per il progressivo aumento dei servizi effettuati con le autofunebri, il Descanso fu trasformato in tram passeggeri. Dal 1940 fu sistemato alla sommità del Cajun Pass ed adibito a bar. Nel 1967 fu defi nitivamente ritirato dal servizio e sistemato nel Museo della Pacifi c Railroad Society; nel 1990 fu restaurato da un gruppo di volontari e riportato all’originale allestimento.

Nella città di Manchester (New Hampshire) il parco veicoli comprendeva anche alcune speciali vetture-salone, arredate con molta cura, quasi con lusso, ed estremamente confortevoli. Esse venivano spesso usate collegate ai tram funebri. Questi, diversamente da quelli in uso in altre città, avevano una particolarità per quanto riguardava il compartimento per la salma (posto nella parte anteriore) che era chiuso da una porta a vetri in modo che la bara potesse essere vista dalla strada durante il percorso. Nella parte posteriore barre metalliche consentivano di appendere le corone. All’interno, nel compartimento della bara, vi erano 8 poltrone in pelle nera riservate ai parenti più stretti, mentre altri 24 sedili erano posti nel resto della vettura a disposizione dei parenti di grado minore. Questi mezzi furono utilizzati a partire dal 1890 sino al 1930/35.

A Richmond il servizio iniziò nel 1888. I tram funebri trasportavano la bara in un compartimento separato, mentre i dolenti sedevano in confortevoli ed eleganti poltrone durante il percorso verso i cimiteri. Salt Lake City, città dei Mormoni e della Coca Cola, ebbe il proprio servizio funebre con vetture tranviarie tra il 1905 e 1920.

Nel 1893 la società dei trasporti urbani di San Francisco iniziò a pensare con interesse al trasporto funebre. Fu quindi scelto il tram per raggiungere i cimiteri di Colma e il primo convoglio (una vettura per la salma e altre per i congiunti) si mosse il 27 settembre di quell’anno. Il servizio fu accolto con favore e, addirittura, si previdero corse speciali alla domenica per i dolenti in visita ai defunti e per quei cittadini che volessero fare … una gita speciale. Il successo fu anche economico:

i primi 12 mesi di servizio ebbero un utile netto di 24.435 dollari (circa 19.000 euro, una cifra assai interessante per quei tempi!). Purtroppo il disastroso terremoto del 1906 distrusse il primo storico convoglio funebre.

Di Montreal, in Canada, non abbiamo notizie specifiche se non quella relativa all’elevato numero di decessi causati, nel 1918, dalla più mortale epidemia influenzale della storia, la famosa spagnola, che causò circa 40 milioni di morti nel mondo. Per far fronte all’imponente numero di decessi (50.000 in Canada, con alcuni piccoli villaggi rimasti completamente senza abitanti) e alla crescente domanda di mezzi funebri, le autorità trasformarono alcune vetture tranviarie in carri funebri con capienza sino a 10 salme per il trasporto ai diversi cimiteri. Le cerimonie funebri furono limitate ad un massimo di 15 minuti ciascuna.