In
Federazione giungono mediamente una ventina di telefonate al giorno.
Pervengono quesiti di ogni natura, previdenziale, contrattuale, fiscale,
burocratica, legislativa e quant’altro. Alcune sono ridondanti, tanto
se n’è parlato e scritto in passato, altre di estrema attualità e
pertanto ricorrenti per un certo periodo per il giusto desiderio di
conoscenza e chiarimento insito nei nostri associati. In questi mesi
ho avuto modo di colloquiare con moltissimi soci della Federazione,
e, inevitabilmente, alcune questioni mi sono rimaste più a mente di
altre, vuoi per la singolarità del quesito, vuoi per il soggetto interlocutore.
Tra
queste mi ha sinceramente fatto piacere una telefonata giuntami
qualche giorno fa da parte, sì di un nostro associato, ma anche
di una persona che milita sul fronte “attivista” del nostro comparto
da anni e che, pur non trovandosi sempre in accordo con alcune idee
della FENIOF, ha sempre espresso il proprio pensiero in modo molto
diretto, e ciò, al di là del credo e pensiero politico, ritengo
sia meritevole di plauso e rispetto.
Il
piacere di questa telefonata è dovuto al fatto che questa persona
abbia ritenuto opportuno ricorrere alla Federazione per difendere
i diritti degli impresari di onoranze funebri, avanzando richiesta
di un intervento diretto della FENIOF nei confronti della AUSL FG/2
di Foggia, che aveva indetto una gara tra imprese esercenti l’attività
di pompe funebri per l’affidamento del servizio di gestione della
camera mortuaria dell’ospedale locale.
Ritengo
sia superfluo specificare che la nostra risposta non si è fatta
attendere, e non per il soggetto segnalatore della questione ma
per la gravità dell’azione intrapresa dall’AUSL in questione, che
andava immediatamente avvertita dell’illegittimità di tale disposizione
affinché procedesse ad un pronto ritiro della gara in oggetto.
E’,
infatti, necessario in certi casi essere tempestivi nel cercare
di bloccare comportamenti o disposizioni ingiuste perché diversamente,
come sta riaccadendo in diversi comuni con il divieto di riapertura
casse per la rimozione dello zinco interno se destinate all’inumazione
(già chiarito 12 anni fa…), si rischia che per l’insana politica
del “passaparola” tali illegittime disposizioni si allarghino a
macchia d’olio, rendendo poi infinitamente più difficile e lungo
l’iter di annullamento.
In
data odierna è pervenuto in FENIOF il parere espresso a riguardo
dalla CONFCOMMERCIO di Foggia che, a firma del Presidente del Sindacato
Dott. La Torre, ha ribadito le posizioni espresse da FENIOF a riguardo,
invitando altresì ad un immediato ritiro della disposizione sopra
citata.
Non
sappiamo ancora quale posizione l’AUSL pugliese intenda prendere
dopo avere ricevuto due pareri così autorevoli (consentiteci l’egocentrismo)
ma riteniamo che il primo doveroso passo per bloccare tali censurabili
procedure di affidamento sia stato fatto con celerità e competenza.
Vi
terremo aggiornati sull’evoluzione della vicenda.
Ho
ritenuto di dovere scrivere questo articolo in quanto consapevole
che troppo spesso l’operato della Federazione non risulta visibile
all’esterno come dovrebbe. Ciò è dovuto certamente ad una presenza
più discreta della FENIOF rispetto a quella, spesso più chiassosa
e inconcludente, di altre realtà. La FENIOF ha chiuso l’anno 2004
con più di 1200 protocolli spediti di cui un buon 70% inerenti a
questioni di settore e volte alla risoluzione delle Vostre problematiche
operative.
Sono
numeri che non si “toccano”, non si sanno, forse non si immaginano
nemmeno.
Solo
chi, per esigenze di servizio, cerca il supporto della Federazione
può verificare con mano la validità e la tempestività delle risposte
fornite.
E’
vero, la FENIOF forse ha mancato ad alcuni appuntamenti pubblici
(che qualcuno ha prontamente strumentalizzato invitandoci “a non
fare mancare il fondamentale contributo” delle nostre idee ed esperienza…quasi
invece che curare i Vostri interessi giocassimo a carte tutto il
giorno) ma è altresì vero che la nostra presenza sui tavoli di lavoro
di tutte le regioni, dei comuni, e di tutti quei luoghi ove sono
in discussione questioni inerenti il comparto funerario è silenziosa
ma estremamente concludente.
Lo
sanno anche i “concorrenti” (se così si possono chiamare) perché
ci vedono benissimo quando siamo seduti allo stesso tavolo ma questi
ultimi sembrano essere più affascinati dal fatto di poter essere
visibili in tutte le occasioni pubbliche che dal risultato di essere
veicolo di concretezza e conoscenza sulle norme e sulle leggi. Il
risultato sono convegni frettolosi, organizzati per fare prima degli
altri e fare intendere di avere meriti di partecipazione sui recenti
dettami di legge, almeno su quelle parti che il pubblico pare apprezzare
(le norme “sgradevoli” sembrano sempre avvallate e proposte da noi,
che strano!), con il risultato di creare confusione e smarrimento.
Curioso,
infine, che a tale confusione e smarrimento debba poi porre rimedio
la FENIOF, alla quale, all’indomani di certi eventi pubblici, giungono
telefonate allarmate di impresari che cercano conferma su esternazioni
delle quali ritengo sia giusto che qualcuno si assuma con coraggio
la responsabilità.
Un’ultima
considerazione e poi Vi lascio: Vi chiedo, è meglio andare ad un
cinema a vedere un thriller con il finale o andarci ed uscire alla
fine del primo tempo non sapendo chi è l’assassino? Perché circa
i convegni sulla Emilia Romagna e Lombardia è andata esattamente
così, Ve ne siete accorti? Sono stati organizzati convegni sulla
legge dell’Emilia Romagna in assenza del relativo regolamento, e
sulla legge lombarda fornendo interpretazioni che andranno certamente
argomentate in modo più esaustivo e non sull’onda di un pensiero
che classificherei estremamente opinabile e personale.
Ma
i convegni non servono per informare, dipanare dubbi e fornire chiarezza?
Non
so Voi, ma ai facili presenzialismi io preferisco l’informazione
completa che mi permette una valutazione globale sull’argomento.
L’analisi approssimativa è figlia del pressappochismo.
E’
per questo che per i nostri convegni aspettiamo di essere in possesso
di tutta la documentazione per poterVi illustrare, nei dettagli,
gli argomenti all’ordine del giorno. Perché il Vostro tempo è denaro,
le apprensioni derivanti da facili terrorismi non giovano a nessuno
e soprattutto generano confusione. Ed il nostro comparto è l’ultima
cosa della quale ha bisogno.
Tornando
alla questione iniziale, confidando che scuserete la mia piccola
digressione, consentitemi di avanzare nuovamente un sentito grazie
a chi ci ha permesso di agire ancora una volta nell’interesse del
comparto funerario italiano.
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